C’è stato un momento, tra un calice e una risata, in cui il vino dell’Alta Val d’Agri ha smesso di essere solo un prodotto enologico per diventare racconto, identità, cultura viva. È successo al DMED – Salone della Dieta Mediterranea, nel cuore di Paestum, dove la Basilicata ha portato il suo carattere autentico, raccontato attraverso i suoi vini, le sue persone e la sua voce più conviviale.
In un clima di complicità e leggerezza, sul palco è salita una compagnia insolita e affiatata: la giornalista enogastronomica Barbara Politi, l’attore Roberto Ciufoli e il giornalista Rocco Catalano hanno dato vita a una “compagnia di giro” battezzata – con ironia e passione – Premiata D.Eat Parade. Un gioco di parole, certo, ma anche un invito: quello a riscoprire la qualità dei prodotti lucani, a partire dai vini del Consorzio Tutela Vini dell’Alta Val d’Agri.
Con Ciufoli, la narrazione si è tinta di teatro. Tra battute improvvisate e racconti personali, l’attore ha portato sul palco lo stesso spirito che lo ha reso celebre, regalando leggerezza senza mai banalizzare. Accanto a lui, Barbara Politi ha guidato il pubblico in un percorso di degustazione che era prima di tutto un viaggio nei valori della Dieta Mediterranea: convivialità, equilibrio, piacere del cibo e del vino vissuti come patrimonio quotidiano.
A condurre la degustazione, Rocco Catalano ha saputo unire precisione tecnica e calore umano, raccontando il lavoro delle cantine dell’Alta Val d’Agri come si raccontano storie di famiglia: con rispetto, curiosità e passione.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo, partecipando attivamente, calice alla mano, in quello che è diventato molto più di un semplice tasting: un vero e proprio spettacolo del gusto. E mentre si attendeva l’arrivo di Tinto – in veste di “guest star” della giornata – il clima restava quello di una festa spontanea, capace di unire attori, giornalisti, produttori e semplici appassionati attorno a un’idea condivisa di cultura alimentare.
Il DMED 2025 si è confermato così non solo come una fiera, ma come uno spazio di incontro dove i territori si raccontano attraverso i loro sapori, dove il vino è un pretesto per parlare di radici, identità e futuro.
